Pedagogisti Clinici ANPEC Sezione Mantova

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Mirandola

Le sedi

Centro Pedagogico Clinico EGO'
Via San Giovanni 15/17
Mirandola (MO)


Il centro offre a soggetti di tutte le età:

  • Servizzi di Prevenzioni.
  • Diagnosi.
  • Formazione.
  • Progettazione e conduzione di percorsi a valenza Eucativa/Ri-educativa
  • Progettazione e conduzione di specifici atelier monotematici


Interventi di aiuto a favore di:

  • Disturbi dell'apprendimento (disgrafia, discalculia, dislessia, ...).
  • Disturbi del comportamento (ADHD, difficoltà relazionali, ...).
  • Disagi emotivi (insicurezza, ansia, paure ed attacchi di panico, depressione, stress, enuresi, encopresi, ...).
  • Accompagnamento a sostegno di soggetti con disturbi alimentari.
  • Percorsi rieducativo funzionali in aiuto a soggetti con trascorsi momenti patologici invalidanti (ischemie, traumi, disabilità, ...).



Il centro EGO' ulteriore risposta alle necessità di un territorio

Il 16 ottobre 2010 a Mirandola viene inaugurato il Centro Pedagogico Clinico "EGÒ", è questa una struttura professionale nuova nel suo genere che propone, in quel territorio posto tra il basso mantovano e il modenese, nuovi strumenti di aiuto alla persona, ponendosi come obbiettivo primario il dialogo e la collaborazione con quei servizi di assistenza alla persona già esistenti sul territorio operanti specifici interventi nelle situazioni di disagio e che, come noi, vedano nella relazione e nello scambio il modo migliore per offrire aiuto a soggetti in particolare stato di necessità.
Il centro Pedagogico Clinico "Egò" si pone quindi al fianco di servizi quali la Neuropsichiatria infantile (UOMPIA), del distretto sociosanitario locale, già punto di riferimento per le famiglie presentanti necessità di interventi specifici. Intendiamoci, il centro non sostituisce le specifiche prestazioni di questi enti, ma al contrario vi si affianca con spirito di dialogo e confronto, aggiungendo particolari servizi educativi e ri-educativi a favore della persona quale il bambino, il ragazzo, l'adulto e l'anziano, del singolo, della coppia, del gruppo, …, necessitanti di particolare aiuto, sempre consapevoli che la complessità della persona e, conseguentemente, la soluzione ai potenziali disagi da essa sofferti richiedono la sinergia di molteplici professionalità.
All'interno della neonata struttura opera quella nuova figura professionale che è il "Pedagogista Clinico", uno specialista che, a valle di una solida preparazione teorica sui sistemi educativi ed una peculiare preparazione pratica, ha sviluppato metodi propri ed innovativi di operare.
Egli, forte di una filosofia pedagogica che ha come centro la Persona e come "mission" la generazioni di peculiari didattiche atte ad exducere il soggetto verso un'autoeducazione permanente, stimolando l'educando a giungere verso un pensiero di se come soggetto in continuo cambiamento, in grado di evolversi tra le evoluzioni.
Mai come oggi l'anziano, l'adulto, ma soprattutto il giovane ed il bambino, nel tortuoso percorso della loro vita, devono mettere in gioco nuove e sempre più specifiche abilità, in grado di permettere di superare un dinamico presente ove il "momento" si evidenzia come un impercettibile punto, posto su una linea temporale percorsa dall'essere umano a velocità folle.
In tutte le situazioni, ove siano messe in evidenza stati di necessità, causata da difficoltà ad adeguarsi alle richieste ambientali e sociali il Pedagogista Clinico, a valle di un'opportuna lettura situazionale, offre gli opportuni strumenti didattici offrendo, al contempo se stesso come strumento evolutivo.
Il Pedagogista Clinico è un professionista che nell'entrare in rapporto educativo con la persona la intende questa come unità psicofisica unica ed irripetibile, di fronte alla richiesta da essa espressa, il professionista, oltre che eseguire le appropriate indagini atte a comprendere la nature e le origini del problema, procede alla lettura di tutte le informazioni che lo conducono verso una conoscenza approfondita del soggetto in ogni sua componente: fisica e psichica senza al contempo trascurarne la dimensione emotiva, affettiva e relazionale. Grande importanza viene data alla componente fisica che, complementare alla dimensione emotiva, spesso evidenzia per prima eventuali stati di malessere, operando un conseguente intervento educativo sempre e comunque di tipo olistico.



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